Ché dir nol posso con parola – viaggio tra la poesia contemporanea e Dante

Con Olga Tokarczuk e Matteo Cavezzali accompagnati dal High Definition Quartet.

Martedì 8 giugno 2021 Olga Tokarczuk, poetessa, scrittrice polacca Premio Nobel per la Letteratura sarà a Ravenna per celebrare Dante. L’incontro sarà un dialogo con Matteo Cavezzali accompagnato dalle note del quartetto jazz High Definition Quartet. 

L’Accademia di Svezia le ha assegnato il Nobel nel 2019 con la seguente motivazione “per un immaginario narrativo che con passione enciclopedica rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita”

Ché dir nol posso con parola – viaggio tra la poesia contemporanea e Dante con Olga Tokarczuk e Matteo Cavezzali accompagnati dal High Definition Quartet

Martedì 8 giugno 2021 Ravenna accoglierà Olga Tokarczuk, poetessa, scrittrice polacca Premio Nobel per la Letteratura sarà a Ravenna per celebrare Dante. L’incontro sarà un dialogo con Matteo Cavezzali accompagnato dalle note del quartetto jazz High Definition Quartet. 

L’accademia di Svezia le ha assegnato il Nobel nel 2019 con la seguente motivazione “per un immaginario narrativo che con passione enciclopedica rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita”. Insignita di numerosi premi letterari, tradotta in diciannove lingue e vincitrice per ben tre volte del Premio letterario Nike, Olga Tokarczuk ha ottenuto, coi i suoi romanzi, un enorme successo sia in Polonia che all’estero. È una delle autrici più popolari in Polonia, per tre anni di fila i suoi libri sono stati votati come i più amati dal pubblico di lettori. È considerata la scrittrice più dotata della sua generazione e si è distinta anche per il suo impegno politico in difesa dell’ambiente. 

Olga Tokarczuk è nata nel 1962 a Sulechów in Polonia, e oggi vive a Breslavia. Figlia di un’insegnante e di un bibliotecario, dopo aver studiato psicologia all’Università di Varsavia, debutta come scrittrice di narrativa nel 1993 con Il viaggio del popolo del Libro (1993), ambientato nel XVII secolo in Francia e Spagna. Ma la svolta arriva con il terzo romanzo, Nella quiete del tempo (1996, traduzione di R. Belletti).

Dopo il grande successo, si è trasferita in un piccolo villaggio sui monti Sudeti, dove fa una vita isolata. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. 

Tokarczuk nelle sue opere non vede mai la realtà come qualcosa di stabile o eterno. Costruisce i suoi romanzi in una tensione costante tra opposti culturali; natura contro cultura, ragione contro follia, maschio contro femmina, casa contro alienazione. Nei suoi libri intreccia diversi aspetti di filosofia, religioni, culture, scienze magiche e paganesimo.

In Italia fu pubblicata per la prima volta nel 1999 dalla casa editrice da E/O con il libro Dio, il tempo, gli uomini e gli angeli, poi ripubblicato da Nottetempo nel 2013 con il titolo Nella quiete del tempo. Nel 2018 è stato pubblicato I vagabondi, edito in Italia da Bompiani, e vincitore del Man Booker International Prize 2018.

L’evento è realizzato da ScrittuRa Festival con il contributo del Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna.

Info su www.scritturafestival.com